domenica 19 giugno 2011

Malleus Maleficarum *

*” Questo è ciò che proponiamo: i diavoli, con le loro arti, causano alcuni effetti per mezzo della stregoneria, eppure è vero che senza l'assistenza di un qualche mediatore, non possono fare niente [...] non sosteniamo che possono causare danni senza l'assistenza di un mediatore, ma che per suo tramite possono portare infermità, e qualunque altra pena, e che tutto ciò è reale.”


Il demone che mi abita è figlio di Astarotte .Maledetto di un saccente.
Benedetto di un miscredente.
Sento riecheggiare i miei sospiri fra le strade di questa città,comprendo senza sorpresa alcuna ciò che ho attorno.
VUOTO A RENDERE.
Ho il mio mediatore,due parole vive, un foglio straziato.
Qualche volta un fremito di paura,l'insicurezza galoppante,ma ambizioni come zucchero dopo l'agonia,un risultato che  coincide,un sorriso di mia madre.
Mondi paralleli che ,uno sull'altro,crescono a toccare il cielo.
Mi paiono bolle di sapone nel vento,quanto è impensabile per loro allontanarsi di un anno luce?
Quale mediatore più nobile,dunque?
Portare infermità vuol significare portare verità.
Verità come infermità , "falsità" dunque "come radioattività".
Tutto ciò è reale.
Quanto mai reale,direi.
Nella realtà esiste l'irrealtà,dalla realtà plasmano quei fantocci che vivono più nel cielo che sulla terra.
"io ti ammiro veramente,mentre contempli e fissi tanto scrupolosamente i cieli,da non vedere le terre che sono sotto i tuoi piedi"
L'astrologo era un sognatore,in termini moderni.I fantocci sono solo pezze e acqua santa.
I servi di Dio,ma Dio,o mio DIO,hai bisogno di servi ottusi ,oppressi e resi sterpi dalla tua potenziale ira,o hai bisogno di mente,di cuore e di mente?
Ci hai creati per popolare la sconfinata realtà ,per dilettarti con le nostre tragedie,come fossimo gladiatori, o per non esser solo ?
cosa sarà mai la solitudine?
Figli tuoi,amorevole Padre,misericordioso ed eterno,mente della tua mente,sangue del tuo sangue,
a tua immagine e somiglianza ci sciogliamo e passiamo sulla terra come passa un treno sui binari.
Mille e mille volte,resta solo la polvere.
Io tento di credere per andare oltre la mia umanità,per riscoprirmi nuova.
Essere me lontano da me.
Essere me nel tuo disegno e non nel mio.
INSICURI.
Ma ti amiamo.
E in te confidiamo.
Io ti amo,e non ti temo,temo solo di poterti deludere.
Rispetto la tua casa,che è anche la mia,ma non la sento tale.
Entro nel tempio delle belle menzogne dorate,nel letamaio del mondo,e provo disprezzo.
Temo solo di doverti deludere.
Ma credo di doverti credere anche quando non ho niente per farlo.
Credo...potenza che diviene atto.
Atto che si infrange contro la mia carne.

St.L



Tenebra,illumina.